Il Primo passo emozionarsi
Oggi ti parlerò di come le emozioni ci spingono a metterci in viaggio verso noi stesse. Di fatto emozionarsi è il primo passo per un reale cambiamento.
Ma quando è il momento migliore per intraprendere un percorso di conoscenza di sé?
E’ questa la domanda che mi sono sentita porre qualche giorno fa e confesso, la prima risposta che mi è venuta in mente è stata assolutamente lapalissiana: quando si sente che è giunto il momento, of course!
Al di là dell’apparente banalità della risposta, in effetti ci sono dei segnali che ci possono indicare che qualcosa deve cambiare, che nella nostra vita è arrivato il tempo di agire.
E qui dobbiamo scomodare una legge universale1 – che ritroviamo enunciata ed applicata in diverse culture e latitudini ed è conosciuta anche come legge del tre, dove il tre indica tre forze:
- la prima forza è quella conservativa/passiva/negativa
- la seconda è quella evolutiva/attiva/positiva
- la terza, l’ago della bilancia, è quella che muove verso il nuovo.
Per poter far avvenire qualsiasi tipo di mutamento bisogna superare la resistenza della forza conservativa, grazie alla spinta della terza forza che permette a quella evolutiva di esprimersi.
Ora tornando a bomba alla nostra domanda, cos’è che può fare da leva per il cambiamento?
Una forte motivazione mi dirai, certo! Ma che cosa sta dietro alla motivazione?
Udite, udite: le emozioni2.
Insoddisfazioni, frustrazioni, rabbia – e così via – sono il carburante che ci farà muovere.
Se incominciamo a percepire le emozioni senza etichettarle come negative ma solo come forme di energia da utilizzare a nostro vantaggio, ecco che un momento di disagio, di insofferenza o profondo dolore possono trasformarsi in una grandiosa opportunità: per crescere, comprendere, fare esperienza, migliorare, vivere la Vita che ci assomiglia.
Il malcontento è il primo passo verso il progresso.
Oscar Wilde
In sintesi
Il primo passo per intraprendere un qualsiasi percorso di consapevolezza e conoscenza di sé nasce necessariamente da un’ emozione cocente che ci spinge all’azione.
A quel punto ci si mette in cammino, e se siamo animati da un sincero desiderio, le opportunità non tarderanno a presentarsi, starà a noi il compito di accoglierle con fiducia.
Torneremo a parlare della legge del tre: di come riconoscerla quando si manifesta e di come portarla nella nostra quotidianità.
Non solo, vedremo quanto sia presente in tutta la storia dell’umanità: in culture e tradizioni lontane nel tempo e nello spazio che ne hanno beneficiato.
E naturalmente torneremo a parlare delle emozioni che hanno un ruolo così fondamentale ed imprescindibile nel determinare il livello di soddisfazione, appagamento e benessere che manifestiamo giorno per giorno.
Parte pratica
Per le più motivate fra di voi ho introdotto una parte pratica dove suggerisco degli esercizi da fare, sentiti libera di eseguirli come e quando reputerai opportuno e naturalmente per qualsiasi domanda, chiarimento o approfondimento puoi mandarmi un messaggio. Ti risponderò nel più breve tempo possibile e con immenso piacere.
Sei pronta?
Compito 1
Impara ad identificare le emozioni “negative” che ti capita di provare:
- Dai nome e cognome all’emozione che stai provando. E’ rabbia? Frustrazione? Dolore? Disagio? Inadeguatezza?
- Cosa mi sta comunicando? Inizia ad ascoltarla
- Posso intervenire per cambiare ciò che provo? Se sì, come?
Compito 2 – solo per super motivate!
Inizia ad osservare se e come è presente la legge del tre nella tua vita:
- Ripensa ai cambiamenti che hai vissuto nel tuo passato e verifica se si sono manifestate le tre forze.
- Qual era quella conservativa? Quella evolutiva? E quale quella determinante al cambiamento?
- Quali sono state le emozioni che hai provato?
Approfondimenti
1. La stessa legge la ritroviamo anche in biologia ossia “ i fenomeni naturali tendono all’omeostasi” dove per omeostasi si intende appunto conservazione. Ne è esempio emblematico la composizione chimica del sangue.
2. L’etimo emozione deriva dal latino e + movere ovvero muovere da.