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Pronti, partenza e…stop: come vincere la paura di rischiare.
data: 06/02/2023

Indice

Pronti, partenza e…stop: come vincere la paura di rischiare.

Persona che salta con un tramonto sullo sfondo

Quando hai stabilito i tuoi obiettivi, come superare la paura di rischiare? 

Quattro consigli per imparare ad accettare il rischio.

Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, è perché non osiamo che sono difficili.
Seneca

In un qualsiasi percorso di crescita personale che sia in ambito prettamente spirituale o mentale e fisico, uno dei primissimi ostacoli che ci troviamo ad affrontare è la paura; in particolare oggi tratteremo della paura di rischiare.

L’iter è più o meno simile per tutti: fatta chiarezza su quali siano gli obiettivi per i quali riteniamo valga la pena di puntare le fiches sulla roulette della nostra VITA, ecco che facciamo appena in tempo ad assaporare la sensazione di soddisfazione, per il proposito che abbiamo or ora stabilito, che fanno la loro comparsa il dubbio, l’incertezza, la sfiducia.

La nostra espressione cambia: da baldanzosa e sorridente si fa cupa e mille se si affacciano alla mente:” se poi accade questo…”, e “se non accade quest’altro…”, e “se tizio reagisce così …” e “se caio non vuole…” e “se io non sono capace di…” e se, ancora se; a ruota libera.

Insomma hai capito di cosa sto parlando: sono certa che, almeno una volta nella vita ti è successo di essere sotto scacco della paura di fallire, che è poi un altro modo per definire la paura di rischiare.

La vita è un processo in cui si deve costantemente scegliere tra la sicurezza (per paura e per il bisogno di difendersi) e il rischio (per progredire e crescere). Scegli di crescere almeno dieci volte al giorno.
Abraham Maslow

Il motivo principale è presto detto: nutriamo una forte (a volte è fortissima) resistenza al cambiamento. Potremmo dire che fa parte del bagaglio ereditato geneticamente: dentro di noi si innesca un processo, emotivo prima e di azione poi, atto a proteggerci. Difendiamo il “vecchio” a discapito del “nuovo”  seguendo il principio che in biologia si chiama omeostasi ovvero mantenere l’equilibrio presente.

Lo stesso principio a livello cosmico prende il nome di Legge del Tre (te ne ho già parlato in questo articolo).

Quindi è giusto dare ascolto alla paura di rischiare?

Se vogliamo che tutto resti com’è la risposta è sicuramente affermativa ma se il nostro desiderio è di cambiare la situazione, la questione è ben diversa. 

La paura di rischiare ci ammannisce davanti un campionario di scenari catastrofici dei più variegati e fantasiosi con, dulcis in fundo, il timore del giudizio nostro e/o degli altri, qualora la situazione non evolvesse secondo i nostri piani.

Rischia! Rischia tutto! Non ti preoccupare più delle opinioni degli altri, per quelle voci. Fai la cosa per te più difficile nella terra. Agisci per te stesso. Affronta la verità.
Katherine Mansfield

A questo punto è interessante fare una digressione e dare una sbirciatina  all’etimologia della parola rischio1:

  • forse dal greco: rizikon sorte
  • forse da e riza scoglio o da e rysis salvezza
  • alcuni lo vogliono dal latino: resecare tagliare
  • forse dall’arabo: riziq tassa da pagare in natura per il mantenimento di una guarnigione, parallelo al greco rouzikon pagamento in natura – e i soldati così mantenuti diventerebbero andres tou rizikon soldati di ventura, da cui anche il nesso con l’iniziale rizikon sorte

Come ad indicare che anche l’etimologia si accorda con il significato di incertezza che sottende il lemma in questione. Allora dobbiamo arrenderci e sottometterci alla paura ancor prima di iniziare un progetto, un lavoro, realizzare un obiettivo, magari quello che consideriamo il sogno per eccellenza? Certo che no!

Solo quelli che rischiano di spingersi troppo lontano possono eventualmente scoprire quanto lontano si possa andare.
Thomas Stearns Eliot

Possiamo utilizzare la paura di rischiare a nostro vantaggio.

E proprio dal vocabolario voglio partire per fornirti alcuni suggerimenti pratici atti a superare la paura di rischiare.

Il rischio non è necessariamente sinonimo di pericolo

Dall’enciclopedia Treccani2: rischio è l’eventualità di subire un danno connessa a circostanze più o meno prevedibili (è quindi più tenue e meno certo che pericolo).

Da questo si evince che possiamo prevedere, almeno con un buon margine, quali siano le difficoltà nelle quali possiamo trovarci e programmare un piano di salvataggio ma soprattutto sappiamo che il rischio non è certo (come lo è invece il pericolo) quindi abbiamo una percentuale di probabilità – anch’essa calcolabile – di riuscire!

Impara a gestire la paura

Un ottimo sistema è ricorrere all’assunzione dei fiori di Bach.

Edward Bach – lo scopritore del metodo – ha selezionato ben cinque essenze floreali che riequilibrano altrettante forme di paura. E in nostro aiuto abbiamo anche essenze che lavorano, giusto per fare qualche  esempio:

  • sull’incertezza ed il dubbio facendo ritrovare la sicurezza
  • sulla disistima per riacquistare la fiducia in sé stesse
  • sulla dipendenza dal giudizio altrui, imparando così ad accettare eventuali consigli mantenendo nel contempo autonomia di giudizio e di scelta.

NB: Non ti cito il nome di ciascun fiore perché seguendo il Metodo originale di Bach le miscele vanno formulate al momento e ad personam, garantendo così la massima efficacia e il miglior percorso di consapevolezza emotiva.

Stabilisci in partenza lo scenario peggiore

Quando senti che la paura di rischiare prende il sopravvento chiediti: qual è la cosa peggiore che mi può accadere (o che può accadere)?
E qualora accadesse. La mia identità, le cose, i valori, le persone che contano per me ne avrebbero del nocumento?

Rispondi di getto. E se questo non bastasse, nel momento che hai stabilito quale sia la cosa peggiore che può andare storta… beh, hai comunque una chance per potervi porre rimedio prima che accada, ricorrendo ad un provvidenziale piano B.

Agisci!

Una volta che sai quello che vuoi, che hai fatto un bel piano per realizzarlo, non tergiversare ma agisci! Just do it, now!

Il rischio è la vita stessa. Non si può rischiare che la propria vita. E se non la si rischia, non si vive. – Amélie Nothomb

E poiché nulla è mai completamente negativo o positivo voglio concludere spezzando una lancia a favore della paura di rischiare.
Sì, hai capito bene e te ne spiego subito la ragione. La paura come qualsiasi ostacolo che si frappone fra noi e la nostra strada ha, su di un piano sottile, il compito di mettere alla prova la nostra determinazione, il nostro “carattere”, in ultima istanza è lo spartiacque tra l’agire e il desistere, stabilendo in modo equo e giusto se il desiderio che ci muove è davvero degno, per noi, di essere realizzato.

Approfondimenti

1. Testo originale pubblicato su unaparolaalgiorno.it

2. Da Treccani online

Ogni giorno è un buon giorno per iniziare una Vita Nova

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